Quindi, quali sono i tempi di un progetto di home staging?
Chiaramente dipende dallo stato in cui si trova l’immobile. Se, prima dell’intervento di allestimento necessita di interventi di pulizia, tinteggiatura o rimozione di oggetti ed arredi in esubero. Ma, questa fase preliminare, rappresenta comunque per l’home stager, una fase progettuale nella quale definire: target, strategia e racconto emozionale. Vi è poi il tempo necessario al reperimento degli arredi e dei complementi in linea con il progetto e quello della pianificazione del trasporto, del montaggio-allestimento e del servizio fotografico. Insomma, un grande lavoro di organizzazione che per essere realmente efficace, deve essere perfettamente orchestrato. Spesso si lavora in abitazioni “fuori zona”, dove non è possibile tornare più volte. Ecco perché ogni singolo dettaglio deve essere deciso e preparato prima. Nulla può essere lasciato al caso. In un appartamento di medie dimensioni, l’allestimento vero e proprio, spesso si risolve in uno o due giorni ed il servizio fotografico, meteo permettendo, può concludersi nella seconda giornata o comunque poco oltre. Per mia esperienza personale, dalla firma del preventivo alla consegna del servizio fotografico, salvo rare eccezioni, passano 15 giorni.
Ma, perché tutta questa fretta?
Perché la casa, prima viene mostrata, più tempo ha di farsi vedere e di attrarre il corretto pubblico. Insomma, più persone visualizzano l’annuncio e ne sono colpite, più possibilità abbiamo di “catturare” il potenziale compratore. Spesso leggiamo che l’home staging aiuta a vendere prima. Negli anni ho compreso che sono moltissime le variabili che contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo, ma senza dubbio, l’home staging mette il turbo a case che difficilmente sarebbero notate nell’ampio panorama immobiliare, dando anche a loro la possibilità di partecipare a una gara da cui sarebbero escluse.