Domenica, 08 Settembre 2019 08:48

LA CASA NEL GLICINE

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In una piovosa mattina di marzo, mi avvio con la mia macchina verso l’Oltrepò pavese. La primavera sembra ancora molto lontana e attraversato il ponte sul fiume Pò una nebbiolina sottile mi abbraccia, mentre mi inerpico su per le colline, ricoperte di vigneti a perdita d’occhio. Proprio in cima alla salita, si trova il piccolo borgo di Golferenzo.

Un’autentica perla, conservata con cura dai suoi abitanti. Golferenzo ha una posizione davvero privilegiata, una finestra naturale che si affaccia su tutta la Valle della Versa. I viottoli sono lastricati di ciottoli, le case hanno balconcini carichi di piante e fiorellini e tutt’intorno non si percepisce alcun rumore, se non quello di qualche trattore lontano e qualche isolato cinguettio.

Una pioggia fine fine cade tutt’intorno e nel volgere il mio sguardo, mi trovo, quasi senza sapere come, davanti ad un grande cancello d’ingresso, protetto da un rigoglioso glicine, non ancora fiorito. Il cancello cigola mesto, mentre lo apro. Tutto è in silenzio, come in attesa.

Eccolo, uno dei momenti più delicati del nostro lavoro: Il sopralluogo.

Entrare in una casa per la prima volta, ha sempre qualcosa di sacro. Varchi la soglia con attenzione, chiedi permesso, ti guardi intorno ed inizi a respirare l’aria, gli odori…

Questa casa, immersa nel verde, mi appare vuota, un po' triste. La giornata grigia, di certo non aiuta. Il camino in pietra è così freddo, senza la fiamma, eppure, la vista dalle piccole finestre, è talmente fresca e lussureggiante che non può che rincuorarti.

La casa è deliziosa, intima, raccolta. Un nido d’amore perfetto per una coppia amante del giardinaggio e della quiete. E’ questo che dovrò raccontare.

Termino i miei rilievi e mi avvio verso il grande cancello. Qualcosa si muove fra le fronde del glicine, ma non ci faccio caso, più di tanto.

Passa qualche tempo, la primavera esplode, senza freni. E viene il momento di tornare a Golferenzo per preparare questa casa per la vendita. Con sorpresa, il glicine, questa volta carico di grappoli fioriti e profumati, mi accoglie. Un benvenuto così, ti disarma. Più che in una proprietà privata sembra di entrare nel giardino dell’Eden! Mentre faccio questa considerazione un improvviso fragore mi spaventa. Nel glicine, qualcosa si è mosso ed è volato via.

Mentre scarichiamo il furgone, osservo da lontano il cancello e finalmente vedo ritornare il motivo di tanto rumore. Una deliziosa tortora, con il suo piumaggio delicato e discreto, ha fatto il suo nido in mezzo ai fiori. Così mi riprometto, nei miei andirivieni, di fare più attenzione per non spaventarla più.

Poi, d’un tratto, forse quando capisce che non sono un pericolo, ecco arrivare il suo compagno! Una coppia di tortore, che vive in un glicine profumato, mi sembra un augurio perfetto di felicità.

Preparo la casa, le tortore mi scrutano con curiosità, volano e tornano e le sento tubare tranquille. Allestire le case nel silenzio, è sempre un’esperienza molto intensa. Le mani si muovono con sicurezza, nel riporre tessili e oggetti, gli occhi guardano, valutano, scelgono, l’anima ascolta ogni emozione, la mente vaga libera eppure concentrata. In questa casa, il dolce richiamo delle tortore, mi ha dato il ritmo, mi ha fatto compagnia. Ogni volta che ho aperto quel cancello le ho salutate e loro mi hanno risposto. La casa è stata in vendita per brevissimo tempo. Acquistata da una coppia alla ricerca del proprio angolo di paradiso, hanno avuto, come me, un’accoglienza speciale. Un glicine in fiore, con dentro l’amore.

Letto 2695 volte Ultima modifica il Lunedì, 07 Ottobre 2019 15:02
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