Piccole storie di case felici (4)
UNA CASA TUTTA NUOVA, SENZA CAMBIARE CASA
Scritto da Valentina GuarinelliIn questi anni di lavoro all’interno delle case, mi sono resa conto di quanto sia difficile immaginare un’ambiente, partendo dalla percezione del momento.
Se la casa è buia, disordinata, poco organizzata, il 90% delle persone non riesce a “vederla”.
E’ molto frequente che mi affidino case di campagna. Piccole, grandi, in buone o pessime condizioni, ho la fortuna di lavorare in contesti dove la natura trabocca.
Anni fa, mi capitò di lavorare in una casa che alla prima visita mi aveva trasmesso un grande senso di angoscia. Quando ero andata a visitarla, era totalmente avvolta dalla nebbia. Intorno solo erbacce e alberi neri e spogli che avevano un aspetto davvero lugubre. La casa era disabitata da tempo, e l’interno mi sembrò ancora più umido e freddo dell’esterno.
In una piovosa mattina di marzo, mi avvio con la mia macchina verso l’Oltrepò pavese. La primavera sembra ancora molto lontana e attraversato il ponte sul fiume Pò una nebbiolina sottile mi abbraccia, mentre mi inerpico su per le colline, ricoperte di vigneti a perdita d’occhio. Proprio in cima alla salita, si trova il piccolo borgo di Golferenzo.
Un’autentica perla, conservata con cura dai suoi abitanti. Golferenzo ha una posizione davvero privilegiata, una finestra naturale che si affaccia su tutta la Valle della Versa. I viottoli sono lastricati di ciottoli, le case hanno balconcini carichi di piante e fiorellini e tutt’intorno non si percepisce alcun rumore, se non quello di qualche trattore lontano e qualche isolato cinguettio.
Una pioggia fine fine cade tutt’intorno e nel volgere il mio sguardo, mi trovo, quasi senza sapere come, davanti ad un grande cancello d’ingresso, protetto da un rigoglioso glicine, non ancora fiorito. Il cancello cigola mesto, mentre lo apro. Tutto è in silenzio, come in attesa.
Eccolo, uno dei momenti più delicati del nostro lavoro: Il sopralluogo.
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