Venerdì, 03 Aprile 2020 18:04

Voglia di ricominciare

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Ci sono momenti in cui veniamo fermati senza aver potuto decidere.

Momenti in cui è la vita che decide per noi e tutto quello che abbiamo costruito, progettato, sognato sembra svanire in un attimo.

A quanti di noi sta capitando, ora?

A quanti di voi, cari amici, il vostro progetto di vita o imprenditoriale si è interrotto, fermato, spezzato?

Un mese di stop e l’incertezza del futuro, a volte mi paralizza.

La paura di perdere tutto, anche le cose più importanti, quelle intorno a cui ho raccolto la mia famiglia.

L’incertezza di non sapere se potrò aiutare i miei ragazzi a scegliere la vita che vogliono, di non poter far fronte alle spese del quotidiano.

Quanti di noi ci hanno pensato?

Lettera aperta alle mie colleghe

In questi giorni di isolamento e blocco lavorativo, c’è sicuramente molto tempo per interrogarsi sul futuro e su quali scenari troveremo quando potremo riprendere il nostro lavoro.

Dal confronto quasi quotidiano con molte colleghe, emergono due sostanziali categorie e modi di fare: ci sono professioniste che non si sono mai fermate, proponendo consulenze online, formazione e contenuti di vario genere e quelle come me, che stanno cercando di capire come muoversi quando tutto questo avrà fine per ripartire alla grande.

Leggo molto, osservo, ascolto e mi guardo in giro e ahimè, incappo in definizioni della nostra professione che non sempre corrispondono alla realtà e risultano, per me, perfino mortificanti.

La cosa che mi dispiace e preoccupa non poco è che spesso, siano le home stager stesse a non aver capito di cosa esattamente si occupano.

La preparazione professionale di un immobile destinato alla vendita, meglio nota come home staging, viene proposta quasi sempre come strumento per accelerare i tempi di vendita. Motivo per cui, sembra ragionevole suggerire l’utilizzo di questo strumento di comunicazione a chi ha fretta di realizzare o a chi ha già perso molto tempo lasciando sul mercato un immobile che ha destato poco o nessun interesse.

Martedì, 19 Novembre 2019 13:53

L'ORDINE E IL DISORDINE

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Confrontandomi con colleghe ed agenti immobiliari, emerge spesso un’aspetto, relativo ad alcuni proprietari, che mi risulta difficile comprendere: il loro totale disinteresse, nel mostrare la casa che stanno mettendo in vendita (e nella quale, peraltro, spesso continueranno a vivere fino a che non avranno trovato un compratore), disordinata, sporca o, semplicemente piena di oggetti.Mi sembra così strano che mostrando la propria casa al vasto pubblico dei portali immobiliari, non si provi un po' di pudore. Sento i racconti di agenti immobiliari che chiedono, senza essere ascoltati, di rimuovere dal centro delle stanze, o comunque dalla vista, oggetti strettamente personali che mai ci sogneremmo di esibire davanti a sconosciuti.

Ecco quindi, mettere letteralmente in piazza, una vasta serie di immagini di stendini, con biancheria intima di tutte le fogge, assi da stiro inamovibili e sommersi di panni, letti con lenzuola talmente stropicciate che sembrano li da decenni e disordine, disordine ovunque.

"Belle e graziose, variegate e incantevoli, piccole ma avvicinabili, le farfalle ci portano verso il lato soleggiato della vita. Perché ognuno di noi merita un po’ di sole." (Jeffrey Glassberg)

Da qualche tempo, quando mostro i miei allestimenti, anziché parlare di “prima” e “dopo”, preferisco usare il termine “Bruco” e “Farfalla”. Preferisco questa definizione, per diversi motivi:

Lunedì, 07 Ottobre 2019 15:02

CAMPAGNA LOMBARDA

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E’ molto frequente che mi affidino case di campagna. Piccole, grandi, in buone o pessime condizioni, ho la fortuna di lavorare in contesti dove la natura trabocca.

Venerdì, 27 Settembre 2019 14:17

PRANZO DI FAMIGLIA

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Anni fa, mi capitò di lavorare in una casa che alla prima visita mi aveva trasmesso un grande senso di angoscia. Quando ero andata a visitarla, era totalmente avvolta dalla nebbia. Intorno solo erbacce e alberi neri e spogli che avevano un aspetto davvero lugubre. La casa era disabitata da tempo, e l’interno mi sembrò ancora più umido e freddo dell’esterno.

Domenica, 08 Settembre 2019 08:48

LA CASA NEL GLICINE

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In una piovosa mattina di marzo, mi avvio con la mia macchina verso l’Oltrepò pavese. La primavera sembra ancora molto lontana e attraversato il ponte sul fiume Pò una nebbiolina sottile mi abbraccia, mentre mi inerpico su per le colline, ricoperte di vigneti a perdita d’occhio. Proprio in cima alla salita, si trova il piccolo borgo di Golferenzo.

Un’autentica perla, conservata con cura dai suoi abitanti. Golferenzo ha una posizione davvero privilegiata, una finestra naturale che si affaccia su tutta la Valle della Versa. I viottoli sono lastricati di ciottoli, le case hanno balconcini carichi di piante e fiorellini e tutt’intorno non si percepisce alcun rumore, se non quello di qualche trattore lontano e qualche isolato cinguettio.

Una pioggia fine fine cade tutt’intorno e nel volgere il mio sguardo, mi trovo, quasi senza sapere come, davanti ad un grande cancello d’ingresso, protetto da un rigoglioso glicine, non ancora fiorito. Il cancello cigola mesto, mentre lo apro. Tutto è in silenzio, come in attesa.

Eccolo, uno dei momenti più delicati del nostro lavoro: Il sopralluogo.

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